Pibamarmi temporary showroom
In attesa del completamento dello showroom aziendale progettato da VISTO aw e in corso di costruzione ad Arzignano, Pibamarmi apre uno spazio espositivo temporaneo in un grande loft industriale, annesso alla sede di via Fabbrica 8 a Chiampo.
Il temporary showroom si configura come un contenitore minimale e versatile, pensato per presentare e valorizzare le collezioni di design litico del brand e per ospitare dal prossimo mese di settembre eventi e incontri tecnici.
La realizzazione dei nuovi spazi espositivi è parte determinante del progetto integrato di cura dell’immagine aziendale e di comunicazione che la realtà produttiva conduce in stretta collaborazione con il laboratorio Material Design dell’Università di Ferrara; si tratta di un piano culturale ancor prima che di marketing, articolato e complesso, che si sviluppa nel settore della design driven innovation e che è altamente strategico per un’impresa impegnata in una radicale innovazione del prodotto in pietra naturale.
Da tempo infatti il brand di Chiampo interpreta i valori iconici e materici della contemporaneità in sinergia con la più alta cultura progettuale internazionale. Pibamarmi opera così in collaborazione diretta con architetti e designer del calibro di Alberto Campo Baeza, Michele De Lucchi, Hikaru Mori e Philippe Nigro, realizzando collezioni litiche di elementi per l’ambiente bagno, di tavoli e sedute, di superfici pavimentali e di rivestimento per l’interior design.
Ultima in ordine di tempo la collaborazione con Manuel Aires Mateus, importante rappresentante dell’architettura contemporanea portoghese, che alla scorsa edizione della fiera Marmomacc ha firmato il padiglione aziendale (rimontato ora nel temporary showroom) e ha curato il design di una nuova collezione per il bagno che Pibamarmi presenterà a breve al mercato internazionale. “Creatività nel segno della naturalità” è l’assioma attorno al quale l’azienda ha costruito il suo percorso di identità e innovazione; la pietra, rispettata e valorizzata nelle sue qualità strutturali ed estetiche più semplici e vere, intesa come elemento terrestre e primigenio, è così di volta in volta ripensata in funzione di una relazione diretta con gli altri elementi della natura: l’aria, l’acqua, la luce.
di Davide Turrini