La superficie profonda della pietra

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Un’attenta osservazione delle superfici litiche porta alla consapevolezza di un aspetto visivo che è il risultato della struttura intrinseca dei materiali; colori e tessiture delle più svariate sfumature e morfologie sono dati infatti dall’aggregazione minerale, dalle tipologie dei cristalli e dalle loro disposizioni nella massa della materia. Si tratta quindi di un’immagine originata da una struttura tridimensionale che si presenta alla percezione grazie ad un’azione di separazione, di taglio, capace di originare facies sempre diverse, anche minimamente diverse di centimetro in centimetro per una stessa materia, a seconda del punto e del modo in cui viene praticata l’incisione.

Per questo i processi di selezione delle pietre e di interpretazione delle loro qualità espressive sono da riguardare come una prima tipologia di azione creativa e configurativa per l’interior e il product design: conoscendo una materia litica e scegliendo il modo con cui tagliarla si firma, infatti, il volto di quella essenza materica che si è deciso di rivelare all’osservatore e al fruitore degli spazi o degli oggetti.

Un rivestimento in marmo Calacatta tagliato e disposto a macchia aperta in un interno realizzato da Pibamarmi

Una seconda categoria di azioni creative riguarda invece i trattamenti delle superfici che non solo possono esaltare le qualità cromatiche e tessiturali dei materiali attraverso la lucidatura ma possono abradere in maniera più consistente i blocchi o le lastre, con andamento ripetitivo e diffuso, o rarefatto, o puntuale, ottenendo texture e disegni diversificati e rivelando altre qualità visive e tattili insite negli strati più profondi della struttura litica.

Un campione di marmo Arabescato con finitura levigata lucida (a sinistra) e bocciardata (a destra)

Osservare e conoscere la superficie e la struttura della pietra è quindi indispensabile per interpretare appieno le potenzialità del materiale e di nuove azioni creative per un interior design litico in continua evoluzione, basato su una cultura progettuale ed esecutiva auspicabilmente di qualità che deve giustificare l’impiego di materiali preziosi, non rinnovabili e ricchi di valori culturali fortemente storicizzati.

Superfici litiche con diverse tipologie di lavorazioni superficiali e composizioni geometriche in un interno realizzato da Pibamarmi

- di Davide Turrini