Pietra nella pietra
Una torre in Salento di Aires Mateus
In assenza di corsi d'acqua e di grandi masse di vegetazione, la presenza diffusa della pietra caratterizza l’altopiano salentino, scavato a tratti da profonde gravine dove l’erosione ha posto in evidenza pareti tufacee e disegnato storicamente da muretti calcarei, costruiti a secco per delimitare i campi.
Le pietre locali ritornano poi a punteggiare il paesaggio, affiorando in forma di grandi massi o di banchi rocciosi e dando corpo ad architetture tradizionali con coperture coniche o piane. È in questo contesto che sorge una torre rurale di recente restaurata e rifunzionalizzata ad uso residenziale in base a un raffinato progetto di Manuel Aires Mateus.
I materiali litici salentini, con il loro colore dorato e la loro tessitura porosa, sostanziano sin dalle origini l’intera costruzione, dai robusti muri perimetrali, alle volte a stella o a botte, fino alla terrazza sommitale praticabile, e anche la ristrutturazione è fortemente connotata da un’ulteriore pietra in assonanza cromatica, il Travertino Classico, fornito e lavorato da Pibamarmi con trattamento Acid Shield.
Ancora una volta Manuel Aires Mateus firma un’architettura d’interni essenziale, basata sui valori intrinsechi della materia e della luce, intessendo un dialogo sapiente tra le integrazioni di calcari locali per il restauro dei pavimenti e delle volte, il Travertino della grande cucina a vista e dei bagni, gli intonaci dai colori terrosi in argilla e i pochi arredi in legno naturale dalle forme elementari e dalle dimensioni importanti.
- di Davide Turrini